
Vol. III – La musica che porto nel sangue
Memoria in racconto di Domenico Rea
Memoria in racconto di Domenico Rea
La Summer School ha per oggetto di indagine il Mediterraneo, luogo simbolo e identitario della cultura europea attraverso i secoli, da sempre oggetto di suggestione e riflessione per intellettuali, filosofi, scrittori e artisti di ogni epoca. Il programma del corso prevede lezioni plenarie, laboratori, discussioni con scrittori e docenti di chiara fama che guidani i partecipanti all’esplorazione critica dell’immaginario letterario e culturale del Mediterraneo in un’ottica trasversale, prediligendo quale tema di ricerca l’immaginario letterario, storico e cartografico legato ai confini degli spazi insulari.
La scuola estiva si svolge in collaborazione con il festival letterario “Mediterranea”, rassegna realizzata con il patrocinio e il sostegno di Regione Sardegna, Comune di Alghero e Fondazione di Sardegna, il cui programma prevede incontri con gli autori, mostre, reading e concerti legati insieme dal filo rosso della diversità letteraria e della mediterraneità.
Programma dei lavori
13 luglio
h. 9:00 – Accoglienza
h. 10:00
Egidio Ivetic (Università di Padova) Fare storia del Mediterraneo nel Mediterraneo.
Roberta Morosini (Università L’Orientale di Napoli) “Leggere” Carte, Isole e confini. Dal Mediterraneo Orientale all’Atlantico negli Isolari del Rinascimento.
Carlo Vecce (Università L’Orientale di Napoli) Il sorriso di Caterina, una storia mediterranea.
Dalle h. 19:00 Festival Mediterranea
14 Luglio
h. 9:30
Roser Salicrú i Lluch (CSIC – Barcellona) Confini definiti e confini indefiniti tra cristiani e musulmani nello Stretto di Gibilterra.
François Beaune (scrittore) L’arcipelago palestinese.
Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli) “Il canto di Sawdàn”: l’ultimo emiro d’Italia in un recente romanzo egiziano.
A seguire Workshop
Dalle h. 19:00 Festival Mediterranea
15 luglio
h. 9:30
Antonella Liuzzo Scorpo (Università di Lincoln – UK) Insularità e ‘isolanismo’: narrative storiche e storiografiche del Mediterraneo medievale.
Nuria Silleras-Fernandez (Università del Colorado-USA) Cuando la isla es la corte y los mapas y los límites son textuales: emociones en el Mediterreaneo.
Laura Cannavacciuolo (Università L’Orientale di Napoli) Ermanno Rea e il sogno di una «metropoli meticcia».
A seguire Workshop
Dalle h. 19:00 Festival Mediterranea
Pedretti Summer School 1st Edition 2023
Lamporecchio, Villa di Castelvitoni 12-15 giugno 2023
Coordinamento scientifico: Carlo Vecce
Segreteria organizzativa: Margherita Melani
Con la partecipazione di: Martin Kemp, Alfredo Buccaro, Carlo Vecce, Sara Taglialagamba, Margherita Melani
Il Tempo è al centro dell’opera di Leonardo da Vinci e della sua ininterrotta meditazione sull’uomo e sulla natura: una questione universale che affiora con insistenza, e talvolta con ossessione, dalle pagine dei suoi quaderni d’appunti, e che influenza profondamente anche le sue opere visive. Nella pittura, la grande sfida sarà quella di rappresentare non la superficie delle cose come se fossero còlte in uno statico fermo immagine ma la loro stessa vita, il divenire, il movimento, l’essenza dei fenomeni che avvengono nel Tempo; e, di più, di salvare e preservare la bellezza del creato dall’azione distruttiva e continua del Tempo e della Morte. Che cos’è il Tempo, si chiede Leonardo: come possiamo rendercene conto, noi creature che siamo totalmente immerse nel suo flusso inarrestabile; in che direzione va il Tempo, e perché non torna mai indietro, e perché invece nella memoria e nella coscienza e nei sogni appare e si comporta in modo così diverso e imprevedibile; come possiamo misurarlo, e illuderci di dominarlo, e riconoscervi le sequenze ricorsive di ore, giorni, mesi, stagioni, anni e cicli cosmici e siderali; che relazione hanno col Tempo gli eventi della nostra vita quotidiana, i movimenti e i bisogni del nostro corpo e della nostra dimensione biologica, l’alimentazione, il lavoro, i commerci, le arti. E ancora, a chi appartiene il Tempo? A Dio o all’uomo? Alla Chiesa o al mercante? E come si può rappresentare e raccontare il Tempo, con la parola o con l’immagine? Chi potrebbe riuscirci meglio, il poeta o il pittore?
LEONARDO AND TIME
Time is at the centre of Leonardo da Vinci’s work and his uninterrupted meditation on man and nature: a universal question which emerges insistently, and sometimes obsessively, from the pages of his notebooks, and also affects deeply his visual works. In painting, the great challenge will be to represent not the surface of things as if they were caught in a freeze-frame, but their very life, the becoming, the movement, the essence of the phenomena that occur over Time; and, moreover, the challenge to save and preserve the beauty of Creation from the continuous destructive action of Time and Death. What is Time, Leonardo wonders: how can we, creatures totally immersed in its unstoppable flow, realize it; in what direction does Time go, and why does it never go back, and why instead in memory and consciousness and dreams it appears and behaves in such a different and unpredictable way; how can we measure it and delude ourselves that we can dominate it, and recognize in it the recursive sequences of hours, days, months, seasons, years and cosmic and sidereal cycles; what relationship do the events of our daily life, the movements and needs of our body and our biological dimension, nutrition, work, commerce, the arts have with Time? And again, who owns the Time? God or man? The Church or the merchant? And how can Time be represented and told: with words or images? Who could do it better, the poet or the painter?
Carlo Vecce – Presidente del Centro Studi ALMA Archivi Letterari della Memoria e delle Arti
Gino Tarozzi – Presidente della Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti
Centro Studi ALMA – Archivi Letterari della Memoria e delle Arti, Dipartimento di Studi Letterari Linguistici e Comparati, Università di Napoli L’Orientale, via Duomo 219, 80136 Napoli
Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, via Sambarontana 79-81, 51035 Lamporecchio (Pistoia), nuovafondazionepedretti.it
2 maggio 2024: Archives de la mémoire de la Méditerranée: histoire et perspectives de valorisation
Luogo dell’incontro: 5 Avenue Ibn Battouta BP 764, Rabat in Marocco
L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto ALMAMED, per valorizzare il patrimonio archivistico e culturale del Mediteranneo. Il macrotema dell’archivio si pone come prospettiva comune alle diverse tematiche affrontate dagli studiosi durante il convegno.
Apre l’incontro Jamaa Baida
Presentazione dei progetti: Camilla Cederna (Università di Lille) e Carlo Vecce (Università L’Orientale)
Intervengono
Carlo Vecce, Les archives Méditerranéennes de la Renaissance: la famille Da Vinci entre l’Espagne et le Maroc
Laura Cannavacciuolo, Fausta Cialente en Egypte: l’expérience du “Giornale d’Oriente”
Monica Ruocco, Archives, mémoires et histoire des arts du spectacle dans l’éspace méditerranéen
Camilla Cederna, Les échanges culturels italo-marocains. Travaux en cours dans les archives du Ministère des Affaires Etrangères entre l’Italie et le Maroc
Bianca Vallarano, Patrimoine et mémoire feminine dans l’oeuvre d’Elisa Chimenti
Ore 14:30 Prima taversa Corso Garibaldi – Napoli.
Cerimonia di intitolazione della prima traversa di Corso Garibaldi alla scrittrice di origini napoletane Elisa Chimenti. Emigrata in Marocco al seguito della famiglia quando ha appena un anno, fonda insieme alla madre una scuola privata italiana a Tangeri, a vocazione multiculturale e multireligiosa, con studenti ebrei, islamici e cristiani di ogni censo.
INTERVENGONO:
Laura Lieto – Assessore e vicesindaco di Napoli
Candida Carrino – Direttore Archivio di Stato di Napoli
Camilla Cederna – Docente di Letteratura Italiana, Università di Lille
Laura Cannavacciuolo – Università di Napoli L’Orientale