Fundación Pedro Cano

Fundación Pedro Cano

La Fondazione Pedro Cano è stata creata nel dicembre 2008 dalla famiglia del pittore, dal Comune di Blanca e dalla Comunità Autonoma della Regione di Murcia.

«Blanca è il cuore della Ricote Valley, un luogo dove le tre culture convivevano in armonia. Vogliamo contribuire, oltre alla fruizione dell’arte, alla convivenza tra i popoli. “Il mio impegno è puntare alla qualità e fare le cose con il massimo impegno e dedizione.”
Pedro Cano
L’obiettivo fondante dell’istituzione è quello di esporre e diffondere l’opera di Pedro Cano in tutti i settori attraverso mostre, convegni, pubblicazioni o altri mezzi di diffusione artistica che permettano di conoscere, estendere e promuovere l’espressione pittorica dell’artista e la sua rilevanza nel mondo dell’arte, nonché sviluppare e promuovere qualsiasi altra attività legata in particolare alla pittura e all’arte contemporanea.
L’obiettivo fondante dell’istituzione è quello di esporre e diffondere l’opera di Pedro Cano in tutti i settori attraverso mostre, convegni, pubblicazioni o altri mezzi di diffusione artistica che permettano di conoscere, estendere e promuovere l’espressione pittorica dell’artista e la sua rilevanza nel mondo dell’arte, nonché sviluppare e promuovere qualsiasi altra attività legata in particolare alla pittura e all’arte contemporanea.

Leila

Leila

LEILA è un progetto cooperativo europeo, che mira a promuovere la traduzione e la diffusione in Europa della letteratura araba contemporanea.

Mentre le arti performative e visive hanno gradualmente trovato il loro posto sulla scena artistica europea, le nuove voci della letteratura araba non vengono lette o ascoltate abbastanza. LEILA è nato dal desiderio comune di promuovere la traduzione e la diffusione di queste voci.

Inizialmente finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea, il progetto LEILA è stato ideato e realizzato nella sua prima fase (2021-2023) da iReMMO (Francia), in partnership con ATLAS (Francia), BOZAR / Mahmoud Darwish Chair (Belgio) e la Fédération Tunisienne des Éditeurs (Tunisia).

Aleef

Aleef

Il progetto Archives de l’Ecriture de Exil au Féminin (ALEEF) è un progetto emergente della Casa Europea delle Scienze Umane e Sociali (MESHS).

Il suo obiettivo è preservare e promuovere l’opera di Elisa Chimenti (Napoli 1883-Tangeri 1969), in particolare attraverso la ricerca e l’edizione digitale e cartacea di alcune delle sue opere inedite, conservate presso la Fondazione Mediterranea Elisa Chimenti (Tangeri) https://www.elisachimenti.org/. Il suo archivio comprende oltre 30 opere inedite (romanzi, raccolte di poesie e racconti, saggi, per un totale di circa 5.000 pagine).

 

 

Archivi privati dell’Oulipo

Archivi privati dell’Oulipo

Dalla fondazione di Oulipo, il 24 novembre 1960, i suoi membri si sono preoccupati di conservare traccia della vita del gruppo. Fin dai primi incontri, strutturati e generanti documenti specifici e classificabili (lettere di convocazione, risposte, ordini del giorno, relazioni), sono diventati una realtà gli “archivi”, dove ognuno si preoccupa di fornire altri documenti come supporto alle discussioni.

Associazione degli Amici di Giovanni Comisso

Associazione degli Amici di Giovanni Comisso

L’Associazione ha lo scopo di promuovere la figura e le opere di Giovanni Comisso e più in generale di diffondere la cultura veneta attraverso dibattiti, conferenze, ricerche, eventi ed altro In particolare, per il raggiungimento dei propri fini l’Associazione si propone le seguenti attività:
– l’organizzazione del Premio Letterario Giovanni Comisso;
– la promozione dei libri dello scrittore curandone e seguendone le edizioni e ristampe;
– la divulgazione verso i giovani della figura e delle opere di Comisso, con apposite e specifiche iniziative
– la creazione del Centro di Documentazione Digitale Giovanni Comisso

Archivio di Stato di Napoli

Archivio di Stato di Napoli

Fondato nel 1808, l’Archivio di Stato di Napoli dal 1845 ha sede nel complesso monumentale dei SS. Severino e Sossio, uno dei più importanti e antichi centri della spiritualità benedettina del Mezzogiorno.
Con i suoi quattro piani e i suoi depositi di oltre settanta chilometri lineari di documenti, l’Archivio napoletano rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca nel settore della storia medievale, moderna e contemporanea d’Italia e d’Europa; nonché in maniera precipua, della storia del Meridione d’Italia.